Da oltre settant’anni nel mondo la giornata dell’otto marzo profuma di mimosa e porta molte persone a riflettere sulla storia di donne lavoratrici che hanno perso la vita a causa di un devastante incendio avvenuto a New York nei primi anni del XX° secolo.
In realtà, ma crediamo abbia poca importanza, gli storici si dividono tra chi sostiene sia avvenuto presso la fabbrica “Cotton” nel 1908 e altri che lo attribuiscono alla “Triangle” nel 1911.
Si è voluto far coincidere l’origine della festa dell’8 marzo con questi eventi, per sottolineare la precarietà della condizione lavorativa femminile che ancora oggi richiede attenzione a causa di soprusi e discriminazioni che molte donne sono ancora costrette a subire nel mondo.
Il 1946 è stato l’anno che ha visto l’ufficialità della Giornata Internazionale della Donna, festeggiata ogni anno universalmente da numerosi Paesi.
La mimosa è stata scelta come simbolo italiano di questa giornata perché ha delle analogie con la storia delle donne e la loro resilienza, visibile nella capacità di risollevarsi sempre, poiché riesce a fiorire anche nei terreni più difficili.
Il suo messaggio si può portare a tutte le donne, di tutte le età: alla mamma, alle amiche, alle figlie, alle nonne e naturalmente alle colleghe.
Il suo senso si rafforza quando è uno scambio tra donne, per significare solidarietà e i comuni valori umani
Possiamo anche chiedere al vivaio di creare delle composizioni con dei precisi significati:
È giunto fino ai giorni nostri un racconto sulla regina Azar, bandita senza colpa da un regno lontano, la quale per non allontanarsi dai suoi amati figli tramutò per magia il suo stesso corpo in un arbusto fiorito di mimosa. Con i piccoli fiori profumati a ricordare i suoi figli piccoli e i bellissimi batuffoli biondi che le ricoprivano il capo al tempo in cui era stata felice.
Ad Azar, donna dolce, remissiva, obbediente e infelice il tempo renderà giustizia nella sua bizzarra maniera: perché il fiore nato da lei verrà riconosciuto da tutte le donne come il simbolo della propria presa di coscienza e della capacità di decidere esse stesse il proprio destino.
Apparentemente delicato, in realtà è forte e resistente, oltre che impossibile da sradicare contro il suo volere.