Il vischio è una pianta cespugliosa che vede il suo apparire negli ambienti di abitazioni, negozi e uffici come simbolo del periodo natalizio e che accompagna l’arrivo del nuovo anno.

La storia attribuisce diverse origini alla tradizione dei rami del vischio come uno tra i più importanti simboli portafortuna per l’anno nuovo, sotto al quale baciarsi e scambiarsi gli auguri.

Il vischio trova la sua origine nei popoli druidi e vichinghi, venerato come simbolo sacro di fertilità che aveva il pregio di fiorire anche durante l’inverno. La leggenda riporta che il dio del male, Loki, avesse colpito e ucciso con una freccia di vischio il dio del sole, Balder.

Così la madre di Balder, distrutta dal dolore per la sua perdita, tramutò le proprie lacrime nelle bacche bianche che contraddistinguono questa pianta. Grazie a quell’incantesimo gli dei poterono riportare di nuovo in vita l’amato figlio Balder. Dando così inizio alla fama attribuita ai rami del vischio che li ha fatti proclamare come fonte di protezione e di fortuna. Poiché si tramanda che nessun male possa accadere a chi si trovava sotto un cespuglio di vischio.

In natura tuttavia il Viscum album, della famiglia delle Santalaceae, è un sempreverde che cresce come parassita su alcuni alberi come: pioppi, querce, olmi, noci, oltre ai pini silvestri e montani.

Si propaga per merito del vento e delle specie volatili che si nutrono di bacche tossiche, depositandole sui rami di piante ospiti.

Dopodiché i semi rilasciano la viscina, una sostanza appiccicosa, capace di formare una sostanza paragonabile a un cemento naturale. Questa corazza consente al seme di aspettare la primavera successiva, per poi germinare e radicare lì dove si è venuto a trovare.

La decorazione della sua chioma, una volta raccolta, per poterla conservare verde e brillante durante tutto il periodo natalizio, va posizionata a testa in giù e legata, magari con un bel nastro.

In quel periodo comunque delle bacche potrebbero cadere, pertanto serve fare attenzione a raccoglierle subito, perché oltre ad essere appiccicose, possono essere pericolose per bambini o animali che dovessero mangiarle.