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L’ALBERO DI NATALE tra ecologia, storia e tradizioni

1 Dicembre 2021 by, Post a Comment

Da dove arriva l’Albero di Natale?

La storia dell’albero di Natale parte da strade lontane, tra le fonti e i racconti tramandati ne prendiamo in considerazione alcuni.

Si racconta che gli antichi popoli nord-europei adorassero gli abeti, dedicandogli usanze e riti (pagani). Questi alberi dai Druidi venivano considerati come simbolo di lungavita in quanto sempreverdi, onorandoli nella festa del solstizio d’inverno. Dai Vichinghi, per lo stesso motivo, erano creduti magici.

Dall’Antico Egitto dei faraoni potrebbe essersi originata l’usanza degli addobbi sull’albero natalizio. Sebbene, in effetti, al posto di un albero, si trattasse di una piccola piramide di legno, sopra la quale veniva posto un disco solare.
Si dice che un viaggiatore ne rimase talmente affascinato da volersene portare uno in Europa, trovando così diffusione tra le popolazioni germaniche e scandinave.

Ponendolo come simbolo del solstizio d’inverno e relativi riti, poiché il disco solare richiamava in loro il sole che dal 21 dicembre ricomincia a farsi vedere più a lungo, con l’allungamento delle giornate e la graduale ripartenza della natura.

Perché sostenere l’utilizzo di alberi natalizi vivi, al posto di quelli artificiali?

A questa domanda, dalla nostra realtà di vivaio rispondiamo condividendo dei dati sui quali poter riflettere.
Secondo il nostro Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) gli alberi veri, nel tempo della crescita in vivaio, assorbono anidride carbonica dall’atmosfera, riducendo l’effetto serra; venendo generalmente sostituiti da altre giovani piante.

Valore ecologico confermato anche da una ricerca americana della National Christmas Tree Association (NCTA), dalla quale emerge che ogni ettaro di alberi natalizi in coltivazione produce giornalmente una quantità di ossigeno utile a circa 39 persone, sostenendo che la produzione americana (circa 200.000 ettari) è in grado di produrre ossigeno giornaliero per circa 9 milioni di cittadini, circa due volte la regione Veneto.

Nonostante ciò, da analisi risulta la convinzione di molti italiani che questa scelta sia sfavorevole alle foreste e all’ambiente. In realtà, a parte quei pochi che derivano da interventi di sfoltimento di boschi troppo fitti, gli alberi di Natale che arrivano nelle nostre case non hanno mai visto un bosco.

In termini d’impronta ecologica la soluzione migliore è dunque di portare a casa un albero natalizio vivo.

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